tag:blogger.com,1999:blog-30359500119652374102024-03-13T23:36:46.876+01:00Fascio Queers e SodomattiBlog di Fascismi, integralismi e idiozie varie antigayAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/01200981288682531953noreply@blogger.comBlogger14125tag:blogger.com,1999:blog-3035950011965237410.post-41054642171715280492011-12-06T23:26:00.001+01:002011-12-06T23:47:10.527+01:00Harakiri veronese<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRnBmpxzpM-0_pl5kQ7A2-fcX13M-ZGEDiazYREEA27uYFNE4VY_Q" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRnBmpxzpM-0_pl5kQ7A2-fcX13M-ZGEDiazYREEA27uYFNE4VY_Q" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo tenuti ad informare la cittadinanza e l'utenza che il <a href="http://www.circolopink.it/">Circolo Pink</a> ha deciso di uscire dallo <a href="http://sportellomigrantiglbtverona.wordpress.com/">Sportello Migranti</a>. Tutte le altre associazioni:</div>
<br />
<ul>
<li style="text-align: justify;"><a href="http://www.arcigayverona.org/">Arcigay Pianeta Urano Verona</a></li>
<li style="text-align: justify;"><a href="http://www.julietteverona.it/">Arcilesbica Verona</a></li>
<li style="text-align: justify;"><a href="http://www.centridiurnivr.it/centro.aspx?centro=1">Il Germoglio</a></li>
<li style="text-align: justify;"><a href="http://www.asgi.it/home_asgi.php?">Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione</a></li>
</ul>
<br />
<div style="text-align: justify;">
restano e continueranno a prodigarsi per chi ne ha bisogno.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTiY0ANHxmnwUeyd46LjADpAZ8jAhsfbrTb7yoKOUxk2-9WbqVD" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTiY0ANHxmnwUeyd46LjADpAZ8jAhsfbrTb7yoKOUxk2-9WbqVD" /></a></div>
<br />S'Esserehttp://www.blogger.com/profile/16582627492030208685noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3035950011965237410.post-74744905921301184752011-08-31T01:07:00.000+02:002011-08-31T01:15:20.326+02:00Peggio la toppa dello strappo[1] <a href="http://milk-open-house.blogspot.com/2011/08/un-rabbino-che-sposa-lesbiche-e-gay.html">http://milk-open-house.blogspot.com/2011/08/un-rabbino-che-sposa-lesbiche-e-gay.html</a><br />
<br />
[2] <a href="http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4115222,00.html">http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4115222,00.html</a><br />
<br />
[3] <a href="http://www.puahonline.org/">http://www.puahonline.org/</a><br />
<br />
In [1] è stato citato Areleh Harel, un rabbino che sposa lesbiche e gay tra loro; in [2] si riferisce che tre famosi rabbini israeliani (Yaakov Ariel, Haim Drukman ed Elyakim Levanon), che avevano dato un'approvazione di principio all'operato di Areleh Harel, l'hanno ritirata in quanto in disaccordo con la sua pratica attuazione - e la manterranno congelata finché non saranno chiarite tutte le questioni etiche e pratiche.<br />
<br />
Una persona potrebbe pensare: "Evviva, si sono resi conto che trovare ad ogni uomo gay una donna lesbica da sposare non è la soluzione al problema!", ma purtroppo non è così.<br />
<br />
Infatti Yaakov Ariel ha detto, secondo [2]: "La vera soluzione per coloro che hanno tendenze invertite è il trattamento psicologico".<br />
<br />
Se Haim Drukman ha prudentemente negato di essersi occupato del problema, Elyakim Levanon ha precisato che egli "fa appello a coloro che hanno insane tendenze a ricercare l'appropriato trattamento per promuoverne la riparazione".<br />
<br />
A questo punto viene da dire: "Peggio la toppa dello strappo!", e se leggiamo le dichiarazioni del rabbino Menachem Burstein, sempre riportate in [2], ci rendiamo conto di quante sciocchezze fa dire l'omofobia.<br />
<br />
Infatti ha scritto che il nuovo progetto prescriverà che un gay ed una lesbica che vogliono sposarsi tra loro devono "presentare la lettera di un terapeuta che conferma che hanno tentato di diventare etero, ma non ci sono riusciti, promettere di rimanere fedeli l'uno all'altro finché rimangono sposati, ed accettare guida psicologica per sé e per i figli".<br />
<br />
La seconda condizione (la promessa di fedeltà) non è diversa da quella dei matrimoni etero; ma la prima lettera non ha bisogno della firma di un terapeuta - la si potrebbe ciclostilare e piazzare nei 'makolet = piccoli supermercati', accanto ai volantini delle offerte speciali, perché non è possibile cambiare volontariamente orientamento sessuale, ed i 'counselor' che accettano di aiutare in questo i loro clienti sono solo dei ciarlatani.<br />
<br />
La terza condizione è semplicemente offensiva: ci sono genitori che hanno bisogno di aiuto psicologico, ma non si può pensare che l'essere gay o lesbica implichi essere incapaci di allevare i figli! Chi si è fatto venire in mente un'idea del genere ha amici LGBT esattamente come gli antisemiti hanno amici ebrei.<br />
<br />
Considerato che Menachem Burstein è l'iniziatore di [3], un'organizzazione che aiuta le coppie ebree con problemi di fertilità, uno si chiede qual è il livello di sostegno psicologico (non dico di cure mediche) che tale organizzazione offre.<br />
<br />
Coraggio - Israele è sopravvissuto a persone più sciocche di loro.<br />
<br />
Raffaele LaduAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/01200981288682531953noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3035950011965237410.post-31314284632546841922011-08-27T10:47:00.000+02:002011-08-27T11:07:14.930+02:00UCCR accusa i gay di diffusione dell'AIDS nella popolazione mondiale<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-ZY0CDDqbyEE/Tliu7PyoKVI/AAAAAAAAAiU/qJl2Dte62J4/s1600/ignoranza.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-ZY0CDDqbyEE/Tliu7PyoKVI/AAAAAAAAAiU/qJl2Dte62J4/s1600/ignoranza.jpg" /></a></div><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong>UCCR (Unione Cristiani Cattolici Razionali): <br />
'Gli omosessuali hanno diffuso l’AIDS nella popolazione umana?'</strong> </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Pubblichiamo un pessimo esempio di giornalismo: per l'Unione Cristiani Cattolici Razionali i gay hanno "contribuito in modo determinante alla massiccia diffusione dell’HIV nel genere umano" </span><br />
<br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong>Venerdì 26 Agosto 2011 - fonte -</strong> <strong><a href="http://www.gaynews.it/">Gaynews </a></strong><br />
Il Centers for Disease Control negli USA ha recentemente stimato che gli uomini omosessuali coprono il 61% delle nuove infezioni da HIV negli Stati Uniti, nonostante essi siano solo il 2% della popolazione del Paese. Gli esperti dicono che i giovani omosessuali sono l’unico gruppo in cui le nuove infezioni da HIV aumentano, addirittura del 48% nel periodo 2006-2009 (da 4.400 infezioni nel 2006 a 6.500 nel 2009).<br />
<br />
Mario Corcelli, specialista in Medicina Legale, ha pubblicato nel 2009 su “Medicitalia” un articolo sulla storia dell’AIDS, informando che il virus HIV della scimmia, già presente in Africa da moltissimi anni, passò probabilmente all’uomo tramite ferita da morso, ma soltanto all’inizio degli anni ’80 avvenne la svolta. Oltre al commercio clandestino di sangue Africa-USA, l’altro motivo dell’iniziale diffusione dell’AIDS in America, e poi conseguentemente nel mondo intero, fu l’assidua frequentazione degli omosessuali americani dell’isola di Haiti per turismo sessuale. Come conferma il “Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute”, inizialmente infatti -siamo attorno agli anni ’80- l’ipotesi più accreditata fu quella che la nuova malattia mirava soltanto agli omosessuali, tanto che il “New York Times” intitolò così un editoriale: <strong><a href="http://queerfleet-academy.blogspot.com/2011/06/aids-1981-2011-per-non-dimenticare.html">«Raro cancro osservato in 41 omosessuali»*</a></strong> . Il popolo omosessuale, da quanto si rileva, pare dunque aver contribuito in modo determinante alla massiccia diffusione dell’AIDS nel genere umano (anche se questo però non si può dire, come dimostra il “caso Cambi”), tanto che anche in Europa c’era la convinzione di essere di fronte ad una patologia contratta esclusivamente da loro. “The Lancet” parlò di “gay compromise sindrome”, mentre sui quotidiani nazionali di diversi Paesi era facile leggere espressioni come “immunodeficienza gay-correlata (Grid)”, “cancro dei gay”, o “disfunzione immunitaria acquisita”. Qualche anno dopo si arrivò a constatare che la malattia era trasmissibile anche fra eterosessuali.<br />
<br />
Sempre secondo lo specialista Corcelli, il motivo per cui l’AIDS si è diffusa enormemente tra gli omosessuali (molto più che tra gli etero) è l’abitudine a frequentare club esclusivi, veri e propri complessi dotati di tutto: stanze d’albergo, sauna, palestre, piscine, dove si vive una promiscuità sessuale assai spinta, che favorisce numerosi rapporti sessuali con diversi partners, addirittura anche decine di rapporti sessuali nell’arco di un solo week end. L’altro motivo è che lo stesso “rapporto fisico” omosessuale, utilizzando “canali” non predisposti naturalmente alla penetrazione, crea facilmente tagli e ferite, aumentando così esponenzialmente la probabilità di trasmissione dell’infezione.</span> <br />
<strong><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ci domandiamo, come afferma anche L'UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) di cui l'UCCR e la reazionaria risposta alla sigla, che è la Chiesa Cattolica ad aver contribuito alla diffusione dell'AIDS soprattutto in Africa e Asia, grazie alle sue campagne contro l'informazione, la prevenzione e l'uso del preservativo.<br />
<br />
Per approfondimenti sui temi trattati da questo articolo:<br />
<a href="http://www.uaar.it/">www.uaar.it</a> - <a href="http://www.uccronline.it/">www.uccronline.it/</a><br />
-----<br />
*<a href="http://queerfleet-academy.blogspot.com/2011/06/aids-1981-2011-per-non-dimenticare.html">Aids: 1981-2011 Per non dimenticare</a> </span></strong><br />
<strong><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">articolo di Zeno Menegazzi pubblicato anche su:<br />
<a href="http://www.gayfreedom.it/?p=5911">Gay Freedom</a> - 30 Giugno 2011</span></strong><br />
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01200981288682531953noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3035950011965237410.post-14759179068815796212011-08-24T00:43:00.000+02:002011-08-30T23:17:59.193+02:00Un ricatto morale da sconfiggereRedigendo <a href="http://agoralgbtq.blogspot.com/2011/08/scotusblog-sulleguaglianza-nel.html">questo post</a> sul dibattito giuridico americano sull'eguaglianza nel matrimonio, ho trovato quest'articolo:<br />
<br />
<a href="http://www.scotusblog.com/2011/08/same-sex-marriage-and-religious-liberty/">http://www.scotusblog.com/2011/08/same-sex-marriage-and-religious-liberty/</a><br />
<br />
il cui autore dice che non si può affermare l'eguaglianza nel matrimonio (che lui ritiene inattaccabile sul piano del diritto costituzionale) senza concedere una scappatoia a chi non la condivide e non vuole essere complice di cerimonie o stili di vita LGBT.<br />
<br />
L'esempio da cui parte non è quello del prete cattolico che potrebbe essere costretto ad officiare un matrimonio gay (nessuno vuole una cosa del genere, e sarebbe una cosa chiaramente inammissibile), ma quello di un fotografo di Albuquerque, New Mexico, che fu citato in giudizio per essersi rifiutato di fotografare la "committment ceremony = matrimonio simbolico" di una coppia gay - violando così la legge federale che vieta le discriminazioni sulla base dell'orientamento sessuale.<br />
<br />
Secondo Thomas C. Berg, autore di quest'articolo, bisognava consentire invece al fotografo di rifiutarsi, tantopiù che Albuquerque ha quasi 546.000 abitanti, e quindi un fotografo gay-friendly la coppia lo poteva trovare facilmente - se fosse stato l'unico fotografo di una contea, allora avrebbe avuto senso costringerlo ad accontentarli.<br />
<br />
Esempi simili potrebbero essere le agenzie che si occupano di adozioni, che potrebbero perdere l'accreditamento se per motivi religiosi si rifiutassero di accogliere proposte di adozione da parte di coppie arcobaleno, oppure i conviti che ospitano studenti sposati, che potrebbero mettersi nei guai se si rifiutassero di ospitare coppie LGBT oltre a quelle etero.<br />
<br />
La proposta di Berg sembra molto semplice: se non si vogliono pericolosi conflitti sociali, tra due parti che si ispirano a valori costituzionali di eguale rango, occorre stabilire un compromesso - e nel compromesso sono più abili i legislatori dei giudici, che non sono tenuti a vedere aldilà del caso in esame.<br />
<br />
Il compromesso sarebbe consentire a chi non vuole essere coinvolto in atti di vita LGBT di rifiutarsi di prestare il suo servizio, a meno che non sia l'unico in zona a poterlo erogare, ed il suo rifiuto dunque sarebbe un torto irrimediabile per le persone LGBT che lo vogliono.<br />
<br />
La mia opinione è che la proposta sia inaccettabile, e vi spiego perché.<br />
<br />
Il primo motivo è che la sessualità, la vita di coppia e la vita familiare sono estremamente pervasivi in tutte le persone; le persone etero non se ne rendono conto, perché uno dei privilegi della maggioranza è l'oblìo di se stessa - ma le persone LGBT se ne accorgono eccome.<br />
<br />
Se si consente ad un etero, per motivi religiosi, di rifiutarsi di prestare il suo servizio ad una persona che sta manifestando il suo essere LGBT, gli si dà praticamente licenza di ignorarlo completamente in ogni circostanza, magari anche in alcune che al professor Thomas Berg, ordinario di Diritto e Politiche Pubbliche all'Università San Tommaso, non sarebbero mai venute in mente!<br />
<br />
Il secondo motivo è che il fotografo non fa il suo lavoro per simpatia, ma per denaro - e l'accettare denaro per riprendere una cerimonia LGBT non significa approvare codesta cerimonia, ma fare il proprio mestiere. I principi morali del fotografo (ammesso e non concesso che sia "morale" discriminare) non vengono perciò compromessi.<br />
<br />
Soltanto se le chiese cristiane decretassero che accettare di fotografare una cerimonia LGBT significa approvarla, allora il ragionamento potrebbe reggere. Ma mi piacerebbe sapere che direbbero codeste chiese dell'attivista contro la pena capitale o contro il razzismo che riprende esecuzioni od esempi di discriminazione razziale per dimostrare invece quanto sono orrendi.<br />
<br />
Mi pare ovvio che non si può giudicare una persona solo dal suo comportamento esterno, e non ha senso dire: "Se fai così, vuol dire che sei cosà, e non puoi dimostrare il contrario". Non lo si fa nemmeno con un assassino, figuriamoci con un fotografo.<br />
<br />
Inoltre, si potrebbe fare un esempio molto interessante: poiché per la chiesa cattolica il matrimonio è un sacramento, il battezzato cattolico non può contrarre un matrimonio che non sia anche un sacramento. Il cattolico che contrae matrimonio civile perciò non è un novello sposo, ma un pubblico peccatore.<br />
<br />
Eppure nessuno si sogna di intimare ai cattolici di rifiutarsi contribuire alla celebrazione di un matrimonio civile - né come sindaci, né come ufficiali di stato civile, né come fotografi. E la differenza tra un matrimonio civile eterosessuale ed uno civile omosessuale è solo di grado, non di qualità.<br />
<br />
Per quanto riguarda le agenzie di adozione, il loro compito è accoppiare adottanti ed adottati, solo sulla base dell'idoneità psicologica dei primi; se vogliono garantire anche la rispondenza ad una religione od ideologia, allora compiono una discriminazione che lo stato non può autorizzare - e giustamente revoca loro l'accreditamento.<br />
<br />
Se non lo facesse, lo stato verrebbe accusato di usare queste agenzie di adozione per "compiere il lavoro sporco", ovvero discriminare in un modo vietato dalla legge - e perderebbe tutte le cause che gli venissero intentate per questo.<br />
<br />
Per quanto riguarda pensionati studenteschi e simili, idem: il matrimonio è matrimonio, qualunque sia il genere dei coniugi.<br />
<br />
Il terzo motivo è questo: il modello di società di Thomas Berg prevede che gay ed alleati vivano separati dagli eterosessisti - una società di "separate but equal = separati ma uguali", in cui la separazione finisce con l'indurre le due parti a disprezzarsi a vicenda (con il disprezzo della maggioranza eterosessista molto più pericoloso di quello della minoranza inclusiva) ed a coltivare degli stereotipi bizzarri nel migliore dei casi, odiosi nel peggiore.<br />
<br />
Il modello del "separate but equal = separati ma uguali" è stato stroncato dalla Corte Suprema USA da più di cinquant'anni, in quanto la separazione è già discriminazione contro la minoranza; inoltre, se le due comunità vivono separate, e la maggioranza eterosessista ha piena licenza di ignorare la minoranza inclusiva, gli eterosessisti non impareranno mai che gay ed alleati non sono i mostri di cui si sparla ogni domenica a messa.<br />
<br />
Karl Popper, di famiglia ebraica, ma di religione protestante (tutto meno che cattolico, insomma) riteneva il commercio il migliore antidoto al razzismo. Thomas Berg non vuole quest'antidoto, visto che vuole autorizzare i commercianti a non servire le persone che manifestano la loro identità LGBT (praticamente sempre).<br />
<br />
Raffaele LaduAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/01200981288682531953noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3035950011965237410.post-60805798318773076722011-07-26T22:18:00.000+02:002011-07-26T22:28:06.747+02:00Affossamento Omofobia: Gli integralisti (Dinosauri) cattolici veronesi esultano<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-g0a762P08f4/Ti8g9Gl-cDI/AAAAAAAAAhM/AbY84reboWE/s1600/tyrannosaurus-rex.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="140" src="http://2.bp.blogspot.com/-g0a762P08f4/Ti8g9Gl-cDI/AAAAAAAAAhM/AbY84reboWE/s200/tyrannosaurus-rex.jpg" width="200" /></a></div><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Gli integralisti (Dinosauri) cattolici veronesi esultano per l'affossamento della legge contro l'omotransfobia.<br />
E' brutto constatare come questo paese è in mano a questa gentaglia che lo tiene ancorato al medioevo. Ma questi signori di Christus (Tyrannosaurus Rex) se la devono mettere via... La partita non finisce qui!<br />
<br />
<strong>Arcigay Pianeta Urano Verona</strong>------------------------------------<br />
</span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong>’Italia non si adegua alla risoluzione ONU. No alla legge “contro l’omofobia”<br />
</strong>Omofobia/ Camera affossa legge con si’ a<br />
pregiudiziali di costituzionalità<br />
<br />
Martedi, 26 Luglio 2011<br />
<br />
La Camera dei Deputati ha per la seconda volta affossato la legge contro l’omofobia. Con 293 si’, 250 no e 21 astenuti, l’Aula ha approvato le pregiudiziali di costituzionalita’ presentate da Pdl, Lega e Udc.<br />
<br />
Possiamo dire che il lavoro di molte persone, in gran parte cattolici, durante il corso di questi ultimi mesi è andato ad aggiungersi al lavoro di numerosi parlamentari seri e moralmente retti. Uno staff che ha portato la parola FINE ad una parola che nasconde una truffa lessicale e che mira a criminalizzare chi sostiene la famiglia naturale come unica forma di unione legittima. Il nostro Circolo Christus Rex, che ha collaborato in particolare con la Presidenza del Consiglio dei Ministri per aggiungere elementi non solo di carattere religioso, anche attraverso manifestazioni di piazza, esprimendo pubblico dissenso e collaborando con le istituzioni locali, nazionali ed europee, esprime soddisfazione, con l’auspicio che l’argomento sia definitivamente archiviato</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01200981288682531953noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3035950011965237410.post-36586396168498978912011-07-25T22:44:00.000+02:002011-07-30T12:35:36.326+02:00150 mila casi Mortara: la famiglia tradizionale catto-australiana<div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Abbiamo molti avversari, che credono che attaccando noi difendono la cosiddetta "famiglia tradizionale", con mamma, papà e figlioletti - che sono il bene prezioso che corona l'amore di mamma e papà, benedetto da Dio.<br />
<br />
Andiamo ora però a leggerci questa pagina web:<br />
<br />
[1] <a href="http://wwrn.org/articles/35812/">http://wwrn.org/articles/35812/</a></span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
poiché però so che non tutti conoscono l'inglese, mi premuro di tradurla e sfidare i lettori a trovare eventuali errori di traduzione:<br />
<br />
(quote)<br />
<br />
La Chiesa Cattolica Apostolica Romana d'Australia si scusa per le adozioni forzate<br />
Bonnie Malkin ("The Telegraph", 25 Luglio 2011)</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Sydney, Australia - Si stima che più di 150 mila signorine in tutta l'Australia abbiano avuto i loro figli sottratti alla nascita senza il loro consenso, e spesso non li hanno più rivisti.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Le donne soggette all'adozione forzata negli ospedali a gestione cattolica hanno descritto come sono state ammanettate e drogate durante il travaglio, e come fu impedito loro di vedere i loro figli nascere, o di abbracciarli dopo.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Molte hanno detto che i loro figli erano stati designati all'adozione forzata ben prima della nascita e che fu detto loro che non potevano opporsi.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">A seguito di un'indagine su questa pratica da parte dell'ABC [Australian Broadcasting Corporation - l'emittente di stato australiana], la Chiesa cattolica ha pronunciato delle scuse a livello nazionale, dicendo che la sua storia di adozioni forzate era "profondamente deplorevole".</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">"Riconosciamo il dolore della separazione e della perdita sentiti allora e sentiti ora dalle madri, dai padri, dai figli, dalle famiglie e dagli altri coinvolti nelle pratiche del tempo", dicono le scuse.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">"E di questo dolore noi siamo genuinamente dispiaciuti".</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Le donne coinvolte nel processo di adozione forzata hanno dato dei resoconti personali dell'orrore di avere il loro figlio strappato loro dopo la nascita.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Juliette Clough aveva 16 anni quando diede alla luce suo figlio in un ospedale cattolico nel 1970.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">"Le mie caviglie erano legate al letto, erano in delle staffe, ed io fui gassata, ebbi tanto gas e loro si sono semplicemente portati via il bambino", lei ha detto all'ABC.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">"Non ti era permesso di vederlo o toccarlo, niente del genere, o prenderlo in braccio, ed è stato come se fosse morto un pezzo della mia anima, che è tuttora morto".</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Lily Arthur, dal gruppo di sostegno per le adozioni forzate 'Origins NSW', era una diciassettenne sotto tutela dello stato quando partorì nel 1967. Lei acconsentì a rinunciare al figlio sotto minaccia di arresto.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">"Quando noi stavamo per espellere il bimbo, noi venivamo messe in una posizione da cui non potevamo vedere l'espulsione del bimbo", ella disse, descrivendo come lei fu fatta sdraiare sul fianco, con il viso "premuto contro il materasso".</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">"Dopo che mio figlio fu nato, io fui resa quasi incosciente e trasportata ad un reparto senza il mio bimbo".</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Altre donne hanno parlato di tende tirate su perché non potessero vedere i loro figli, e di cuscini tenuti contro le loro facce. </span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Lucida Console';">Alcune hanno perduto più di un figlio a causa di questo programma, dacché i loro neonati furono portati via per vivere in famiglie ritenute più adatte dalla Chiesa. Le donne sostengono che a loro non fu mai detto del loro diritto a revocare il consenso all'adozione, o del fatto che potevano chiedere sussidi in quanto madri nubili.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">E' in corso un'inchiesta del Parlamento federale sulla questione, ed ha già ricevuto più di 300 documenti da tutto il paese.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Oltre a pronunciare le scuse, la Chiesa cattolica ha chiesto al governo di creare "un fondo per rimediare ai torti dimostrati", ed un programma nazionale per aiutare le madri ed i figli che furono danneggiati dalle separazioni forzate.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Comunque, molte delle donne che furono soggette alle adozioni forzate hanno chiesto ulteriori misure.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">"Non penso che uno possa accettare delle scuse per una cosa che fondamentalmente non è mai stata affrontata a livello legale", ha detto la Sig.ra Arthur.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">(unquote)</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Pare che centocinquantamila donne abbiano perso i loro figli, e più di centocinquantamila bimbi la loro madre, grazie alla Chiesa cattolica australiana - che scusandosi ha implicitamente confessato la pratica, se non le cifre.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Questa è la sua idea di famiglia. E potrebbe non essere limitata all'Australia, come fa pensare quest'articolo del New York Times:</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">[2] </span><a href="http://www.nytimes.com/2011/07/07/world/europe/07iht-spain07.html"><span style="font-family: 'Lucida Console';">http://www.nytimes.com/2011/07/07/world/europe/07iht-spain07.html</span></a></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">di cui vi traduco il primo paragrafo:</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">(quote)</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">La Spagna si confronta con decenni di dolore per i bambini perduti</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Di RAPHAEL MINDER<br />
Pubblicato: 6 Luglio 2011<br />
<br />
SIVIGLIA, Spagna — Stimolati da genitori addolorati, i giudici spagnoli stanno investigando centinaia di accuse che dei bambini furono rapiti e venduti per l'adozione per un periodo di quarant'anni. Quella che potrebbe essere cominciata come rappresaglia politica contro le famiglie di sinistra durante la dittatura del Generalissimo Francisco Franco sembra essere divenuto un traffico in cui dottori, infermiere e perfino monache sono state colluse con delle reti criminali.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">(...)</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">(unquote)</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Questo è il curriculum, anzi, il libro nero, di chi parla e straparla di "famiglia tradizionale". Quando si tratta di allevare i figli, quasi sempre i migliori sono i loro genitori naturali - ma per molto tempo ci sono state persone che non lo hanno voluto ammettere.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Il titolo "150 mila casi Mortara" allude alla triste storia di Edgardo Mortara, qui raccontata:</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">[3] </span><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Edgardo_Mortara"><span style="font-family: 'Lucida Console';">http://it.wikipedia.org/wiki/Edgardo_Mortara</span></a></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Purtroppo, il vizio di spezzare i più tenaci legami tra gli esseri umani non è cessato con la presa di Porta Pia.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Raffaele Ladu</span></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01200981288682531953noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3035950011965237410.post-15403871745962227012011-07-15T14:49:00.000+02:002011-07-16T15:36:05.661+02:00Conferenza stampa 'graduale'<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-Sh4gqssXgn4/TiGTndwJtVI/AAAAAAAAAhA/5_9ZhS4z29E/s1600/barbieriPalace.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://4.bp.blogspot.com/-Sh4gqssXgn4/TiGTndwJtVI/AAAAAAAAAhA/5_9ZhS4z29E/s320/barbieriPalace.jpg" width="320" /></a></div>Ieri, 14 Luglio 2011, mentre i francesi celebravano la presa della Bastiglia, un'associazione LGBT veronese ha organizzato una conferenza stampa 'graduale'.<br />
<br />
L'abbiamo chiamata così perché, come i Salmi 120-134 (119-133 secondo la Vulgata) sono detti 'graduali' perché li recitavano sui gradini del Tempio di Gerusalemme i pellegrini che vi si recavano tre volte l'anno, così ogni anno viene ripetuto sui gradini del municipio di Verona un rituale più capace di rimarcare la propria diversità dal mondo circostante che politicamente capace di migliorare quel mondo.<br />
<br />
Ieri si è andati un po' oltre la manifestazione del proprio orgoglio, in quanto si è voluto annunciare che si sarebbe vagliata "la possibilità di ricorrere presso la Corte Europea dei Diritti dell'uomo di Strasburgo, contro il Comune di Verona e lo stato italiano".<br />
<br />
Ammettiamo volentieri che le mozioni che il Consiglio Comunale di Verona approvò il 14 Luglio 1995 sono omofobe ed odiose, ma ci è venuto un sospetto: perché mai si è annunziato che si intendeva "vagliare la possibilità di ricorrere" anziché mostrare ai giornalisti un ricorso depositato e protocollato contro di esse?<br />
<br />
La risposta penso che la troviamo in questi tre siti:<br />
<br />
<ol><li><a href="http://www.dirittiuomo.it/Formulari/formulari.htm">http://www.dirittiuomo.it/Formulari/formulari.htm</a></li>
<li><a href="http://www.ildirittoamministrativo.net/ricorso-tar.htm">http://www.ildirittoamministrativo.net/ricorso-tar.htm</a></li>
<li><a href="http://www.gazzettadelleautonomie.it/index.php?option=com_content&view=article&id=152:mozione--natura-giuridica--individuazione-ricorso-giurisdizionale--inammissibilita-&catid=32:ordinamento-enti-locali">http://www.gazzettadelleautonomie.it/index.php?option=com_content&view=article&id=152:mozione--natura-giuridica--individuazione-ricorso-giurisdizionale--inammissibilita-&catid=32:ordinamento-enti-locali</a></li>
</ol><div>Il primo avverte che per fare ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo occorre aver subìto una sentenza definitiva e sfavorevole (a meno che non ci si voglia lamentare proprio dell'esagerata [per non dire 'tipicamente italiana'] durata dei processi, il che è un grave torto indipendentemente dal merito della causa, e rende irragionevole attendere la sentenza definitiva), e tale ricorso va presentato entro sei mesi da tale sentenza.</div><div><br />
</div><div>Il secondo precisa che un ricorso al TAR (ammesso che sia possibile contro una mozione di un consiglio comunale - vedi il terzo sito) va presentato entro sessanta giorni dal momento in cui si viene a conoscenza dell'atto da impugnare.</div><div><br />
</div><div>Il terzo spiega che una mozione impegna sul piano politico, non sul piano amministrativo, e pertanto non si può impugnare davanti al TAR - perché una mozione non impegna nessun organo dello stato a compiere alcunché, e quindi non può di per sé nuocere ad alcuno.</div><div><br />
</div><div>Le sacrosantissime battaglie combattute contro quelle mozioni hanno perciò grande valore morale e politico, ma non possono trasporsi sul piano giuridico; e se codest'associazione LGBT si sognasse di presentare un ricorso alla <a href="http://www.echr.coe.int/echr/Homepage_EN">Corte Europea dei Diritti dell'Uomo</a>, esso finirebbe certamente nella pila degli irricevibili.</div><div><br />
</div><div>A poker chi tenta un bluff senza avere nemmeno una coppia in mano può essere lodato, ma la politica, specialmente in un paese come l'Italia, è 'la continuazione della guerra con altri mezzi', come diceva Carl von Clausewitz, ed in guerra chi minaccia con un'arma palesemente scarica dimostra patetica impotenza ed attira su di sé il ridicolo.</div><div><br />
</div><div>Raffaele Ladu</div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01200981288682531953noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3035950011965237410.post-61822373233628238232011-07-04T16:54:00.000+02:002011-07-05T00:12:40.499+02:00Il lesbismo come non piace a noi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://2.bp.blogspot.com/-SUFTb1Rzk1M/ThHTP8BCHwI/AAAAAAAAAg0/YUHYBS8Yy3A/s1600/51UBvQ4BSkL._BO2%252C204%252C203%252C200_PIsitb-sticker-arrow-click%252CTopRight%252C35%252C-76_AA300_SH20_OU01_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-SUFTb1Rzk1M/ThHTP8BCHwI/AAAAAAAAAg0/YUHYBS8Yy3A/s1600/51UBvQ4BSkL._BO2%252C204%252C203%252C200_PIsitb-sticker-arrow-click%252CTopRight%252C35%252C-76_AA300_SH20_OU01_.jpg" /></a></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">L'illustrazione a sinistra si riferisce a <a href="http://www.amazon.com/Born-This-Way-Delivered-Lesbianism/dp/1448698855">questo libro</a> di Mary G. Banks, i cui titolo e sottotitolo significano:</span></div><ul><li><span style="font-family: 'Lucida Console';">Sono proprio nata così? : La liberazione dalla dipendenza dal lesbismo</span></li>
</ul><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">La presentazione che Amazon fa del libro precisa:</span></div><ul><li><span style="font-family: 'Lucida Console';">'Sono proprio nata così?' è un libro che ispira coloro che Satana ha incatenato. In questo libro vedrete come Dio mi ha tirato fuori dalla Droga, dall’Alcol e dal Lesbismo. Sono una persona vera, che aveva dei veri problemi ed aveva bisogno di un vero Dio per risolverli.</span></li>
</ul><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Ora, si può essere dipendenti da molte cose: per esempio, dalle sostanze psicotrope (di cui la più dannosa a livello sociale è l'alcol), dal gioco d'azzardo, da Facebook, e pure dal sesso.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Uno si immagina che il/la sessodipendente viva nel suo personale "paese di Bengodi"; purtroppo per l*i, non è vero, perché chi soffre di questa dipendenza deve scegliere tra l'avere degli orgasmi che l* fanno star male, e non averli e stare peggio.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Le persone con cui questi ha dei rapporti non sono, ai suoi occhi, dei veri amanti, ma dei meri "fornitori di orgasmi" - e questa è la cosa peggiore di codesta dipendenza: il privare chi ne soffre della libertà di scelta, e l'obbligarl* a rei-fica-re le persone con le quali dovrebbe condividere la più bella delle esperienze umane.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Non riesco a vedere un legame tra la dipendenza sessuale di cui soffriva l'autrice del libro ed il suo essere (stata?) lesbica - nemmeno gli psicologi e gli psichiatri lo vedono; le lesbiche che conosco sono semplicemente donne che amano altre donne, e non c'è maggiore prevalenza di sessodipendenti tra le lesbiche rispetto alle etero.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">E le organizzazioni LGBT non si sognano certo di incoraggiare questo tipo di psicopatologia; ad esempio, l</span><span style="font-family: 'Lucida Console';">o <a href="http://www.arcigay.it/chi-siamo/statuto/">Statuto</a> dell'<a href="http://www.arcigay.it/">Arcigay</a> dice all'Articolo 3 che</span><span style="font-family: 'Lucida Console';"> uno degli scopi dell'associazione è "promuovere una sessualità libera, consapevole e informata" - in cui</span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Lucida Console';"> il sesso sia una gioia e non una dipendenza, ed ogni persona veda rispettata la propria dignità anziché essere rei-fica-ta.</span></div><div><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Dire che il lesbismo è una dipendenza è quindi uno sbaglio; ed individuare la cosa più grave nel passato comportamento sessuale dell'autrice nel lesbismo (che non impone di rei-fica-re la propria amante) e non nella dipendenza sessuale (che invece lo impone), come è implicito nel titolo del libro, significa solo aver attribuito all'essere perfettissimo un sistema etico inferiore a quello che può escogitare una persona di media intelligenza.</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"></span> </div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';"><br />
</span></div><div><span style="font-family: 'Lucida Console';">Raffaele Ladu</span></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01200981288682531953noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3035950011965237410.post-20129002145396428192011-06-08T00:27:00.000+02:002011-06-08T00:27:30.731+02:00La “santa alleanza” tra ateisti ed omosessualisti<div class="post-content clearfix"><div style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" class="alignleft" height="200" id="rg_hi" src="http://t2.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTDN9bf4Uq3dHgUw6-FBzqVAUQCojv_JBX8vICIsZZ-tESZqK0dHA" width="199" /></div><strong><span style="color: magenta; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Una meravigliosa perla dal sito integralista cattolico "Agere Contra"</span></strong><br />
<strong><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">ROMAEUROPRIDE 2011 OVVERO “ LA SANTA ALLEANZA” TRA ATEISTI DELL’UAAR ED OMOSESSUALISTI</span></strong><br />
<strong></strong><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">L’UAAR, l’associazione degli ateisti nostrani già da diversi anni partecipa come patner alle varie manifestazioni degli omosessualisti. A Bologna nel 2008 si coprirono di ridicolo con i loro cartelloni con la scritta “Zapatero santo subito” oppure “Margherita Hack papa” ma già l’anno dopo a Genova consapevoli della loro brutta figuraccia furono più prudenti. Non è un mistero che tra gli atei ci sia un alto tasso di omosessuali ed è probabile che tra i dirigenti dell’UAAR si voglia alimentare proprio negli ambienti omosex l’ostilità verso il Cattolicesimo con la speranza di allargare gli aderenti alla loro campagna anticristiana a favore dello sbattezzo. Comunque il sito UAAR continuamente riporta articoli a favore della lobby omosessualista e presenta sistematicamente gli omosessuali come vittime degli “ omofobi” religiosi. In realtà tutto ciò fa parte di una precisa strategia di presa del potere della lobby ateista e omosex che cerca sempre più di ottenere il consenso sociale delle loro pratiche sessuali immonde moralmente e patologiche psichicamente attraverso queste precise tattiche psico-politiche: <span id="more-11306"></span> </span><br />
<ol><li><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">“La desensibilizzazione”. Come tutti i meccanismi di difesa psicologici, anche il pregiudizio antigay può diminuire con l’esposizione prolungata al’oggetto percepito come minaccioso. Bisogna quindi “inondare” la società di messaggi omosessuali per “desensibilizzare” la società stessa nei confronti della minaccia omosessuale.</span></li>
<li><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">“il grippaggio”. Questa tattica consiste nel presentare messaggi che creino una dissonanza cognitiva nei bigotti cattolici o religiosi antigay, per esempio mostrando a soggetti che rifiutano l’omosessualità per motivi religiosi come l’odio e la discriminazione non siano “cristiani”; oppure mostrando le terribili sofferenze provocate agli omosessuali dalla crudeltà omofobica.</span></li>
<li><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">“La conversione”. Con questa tecnica s’intende suscitare sentimenti uguali e contrari rispetto a quelli del bigottismo antigay, ossia infondere nella popolazione sentimenti positivi nei confronti degli omosessuali e negativi nei confronti dei bigotti antigay.</span></li>
</ol><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La strategia della lobby ateista-omosessualista indica poi “otto principi pratici” per la persuasione della popolazione tramite i mass media da lei guidata.</span><br />
<ol><li><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">“Non esprimere semplicemente te stesso: comunica!”. L’espressione di sé può avere un effetto liberante, ma è scarsamente efficace. Molto meglio comunicare: […] gli eterosessuali devono essere aiutati a credere che tu e loro parlate lo stesso linguaggio”.</span></li>
<li><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> “Non curarti dei salvati e dei dannati: rivolgiti agli scettici”. Gli autori individuano tre gruppi di persone divisi in base al loro atteggiamento nei confronti del movimento gay: gli “intransigenti”, stimati in circa il 30/35% della popolazione, gli “amici”, circa il 25/30% e gli “scettici ambivalenti”, circa il 35/45% questi ultimi rappresentano il target designato: a loro bisogna dedicare gli sforzi maggiori applicando le tecniche di desensibilizzazione con quelli meno favorevoli e di blocco e conversione con i più favorevoli. Le altre due categorie i “dannati” e i “salvati”, vanno rispettivamente “silenziati” e “mobilitati”.</span></li>
<li><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">“Parla continuamente”. Il metodo migliore per desensibilizzare gli “scettici ambivalenti” sta nel “[…] parlare dell’omosessualità finché l’argomento non sia diventato assolutamente noioso”. Inoltre, è bene dare spazio ai teologi del dissenso perché forniscano argomenti religiosi alla campagna contro il bigottismo antigay.</span></li>
<li><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">“Mantieni centrati il messaggio: sei un omosessuale, non una balena”. Gli attivisti sono tenuti a parlare esclusivamente dell’omosessualità; associare questo messaggio ad altri può essere controproducente per vari motivi: le organizzazioni che si battono per cause umanitarie o ambientalistiche sono generalmente impopolari, più piccole dei gruppi gay e solitamente si occupano di argomenti remoti ed effimeri, come – per esempio – il destino delle balene; inoltre si rischia di confondere le idee rispetto al target. Molto meglio rimanere centrati esclusivamente sull’omosessualità.</span></li>
<li><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">“Ritrai i gay come vittime, non come provocatori aggressivi”. Per stimolare la compassione i gay devono essere presentati come vittime innocenti; da qui l’enfasi sulla cosiddetta “omofobia”.</span></li>
<li><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">“Da’ ai potenziali protettori una giusta causa”. Ossia: non bisogna chiedere appoggio per l’omosessualità, ma contro la discriminazione e la violenza.</span></li>
<li><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">“Fa’ che i gay sembrino buoni”. I gay devono essere presentati non solo come membri a tutti gli effetti della società, ma addirittura come “pilastri” di essa. Un ottimo modo per farlo sta nel presentare una serie di personaggi storici famosi, per il loro contributo all’umanità, come gay: chi mai potrebbe discriminare, ad esempio, Leonardo da Vinci? ( ma è tutto da dimostrare se era un omo…)</span></li>
<li><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">“Fa’ che gli aggressori sembrino cattivi”. Un ottimo metodo consiste nell’accostare gli “intransigenti”, per esempio, ai nazisti o agli inquisitori…. In conclusione Bisogna fare in modo che le autorità di uno Stato laico e democratico come ad esempio un presidente d’Italia come il comunista Giorgio Napolitano possa ogni 17 maggio mandare un messaggio contro l’omofobia che in realtà è un invito al riconoscimento sociale dell’ omosessualità mentre le alte gerarchie cattoliche stanno zitte perché impaurite dall’apparire “ omofobe”….</span> </li>
</ol></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01200981288682531953noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3035950011965237410.post-7040739246405124122011-06-05T15:52:00.000+02:002011-06-05T15:52:56.611+02:00Germania: Una pillola a base di preghiere contro l'omosessualità<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-W73SUVDtDKg/TeuKHs2JRFI/AAAAAAAAAf4/Sf5LVHOlINo/s1600/kurare+io.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://4.bp.blogspot.com/-W73SUVDtDKg/TeuKHs2JRFI/AAAAAAAAAf4/Sf5LVHOlINo/s320/kurare+io.jpg" width="285" /></a></div><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="titolo"><strong>DALLA GERMANIA L'ULTIMA FOLLIA SUI GAY: CURE OMEOPATICHE ANTI-OMOSESSUALITA' </strong></span><br />
<span class="sottotitolo">La terapia lanciata dall'associazione dei medici cattolici tedeschi fa infuriare la federazione di gay e lesbiche. Pillole che contengono zucchero, psicoterapia e consigli religiosi </span><br />
domenica 05 giugno 2011 , da il </span><a href="http://www.gaynews.it/rr"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Corriere.it </span></a><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Milano - Cure omeopatiche per combattere l'omosessualità. Ha scatenato rabbia e polemiche l'articolo intitolato «Con l’omeopatia contro l’omosessualità» pubblicato sul magazine online Telepolis che racconta del lancio da parte dell'associazione dei medici cattolici tedeschi (BKA) di una terapia rivolta ai gay e alle lesbiche che vogliono sconfiggere la loro omosessualità. La federazione delle lesbiche e dei gay tedeschi (LSVD) ha giudicato l'iniziativa «un insulto» e ha affermato che ancora una volta i membri della comunità cattolica si dimostrano omofobi e confermano di non avere alcun rispetto per gli omosessuali. <br />
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Il BKA, che si autodefinisce «la voce della comunità medica cattolica», afferma che la cura omeopatica può essere acquistata direttamente sul sito web dell'associazione. L'omosessualità - si legge sul sito ufficiale - non è una malattia, ma una serie di trattamenti sono disponibili per tenere a bada tale inclinazione. La terapia è un mix di cure omeopatiche, psicoterapia e consigli religiosi. Ad esempio tra le terapie omeopatiche più controverse l'associazione consiglia la prescrizione di «globuli», piccole pillole che contengono per lo più zucchero: «Sappiamo di numero persone con inclinazioni omosessuali che si trovano in difficoltà e soffrono molto - dichiara Gero Winkelmann, direttore dell'associazione, in una lettera spedita al settimanale tedesco Der Spiegel - Se qualcuno è infelice, malato o si sente in difficoltà, deve sapere che noi possiamo aiutarlo». <br />
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Secondo Winkelmann, che sottolinea come l'iniziativa non vuole né ferire né mettere sotto pressione la comunità gay, esiste una ampia e affermata letteratura medica e scientifica che conferma la tesi che l'omosessualità può essere curata. Il professore cita testi di psicoterapia, filosofia e teologia quindi «l'insegnamento della Chiesa cattolica, le Sacre Scritture e gli studi omeopatici di Samuel Hahnemann», il medico tedesco vissuto tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo, ritenuto il fondatore della medicina alternativa chiamata omeopatia. Sul sito dell'associazione dei medici cattolici compare anche la testimonianza di un omosessuale tedesco che ringrazia la BKA perché la cura può dare una speranza a tutti i gay che soffrono per le proprie inclinazioni sessuali. <br />
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Di diverso avviso appaiono i membri dell'associazione tedesca dei gay e delle lesbiche. Dopo aver precisato che i più importanti studi scientifici affermano che l'orientamento sessuale si manifesta già dall'infanzia, i membri dell’LSVD dichiarano che non è possibile alterare con falsi medicinali le proprie inclinazioni sessuali: «Quest'iniziativa è davvero pericolosa - sbotta Renate Rampf, portavoce dell'associazione gay - Essi usano le insicurezze dei giovani omosessuali e bisessuali e soprattutto quelle dei loro genitori. Queste ridicole soluzioni terapeutiche sono pericolose perché posso essere destabilizzanti». Quindi, dopo aver ricordato che l’Organizzazione mondiale della sanità ha rimosso l’omosessualità dal codice delle malattie internazionali solo nel 1993, dichiara con amarezza: «Il diciannovesimo secolo per gli omosessuali è già finito con novanta anni di ritardo».</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01200981288682531953noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3035950011965237410.post-55816841894356551542011-06-05T15:36:00.000+02:002011-06-05T15:36:22.161+02:00Ratzi di nuovo contro coppie di fatto<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-moB6rPPAjes/TeuGH26m-YI/AAAAAAAAAf0/iL0ruNm7er0/s1600/ratzi+gay.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://1.bp.blogspot.com/-moB6rPPAjes/TeuGH26m-YI/AAAAAAAAAf0/iL0ruNm7er0/s320/ratzi+gay.jpg" width="320" /></a></div><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span class="titolo"><strong>CHIESA: IL PAPA A ZAGABRIA SI SCAGLIA CONTRO LE COPPIE DI FATTO, NON SONO UNA FAMIGLIA </strong></span></span><span class="sottotitolo"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong>Durante la messa a Zagabria, Benedetto XVI invita a contrastare la convivenza e a gioire per la maternità e la paternità. Il Papa contro le coppie di fatto: "Non sono una famiglia" </strong></span></span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Roma - "Non cedete a quella mentalità secolarizzata che propone la convivenza come preparatoria, o addirittura sostitutiva del matrimonio. Mostrate con la vostra testimonianza di vita che è possibile amare, come Cristo, senza riserve, che non bisogna aver timore di impegnarsi per un'altra persona! Care famiglie, gioite per la paternità e la maternità!" Cosi' Benedetto XVI, nella seconda e ultima giornata di visita in Croazia, durante la messa celebrata a Zagabria ha invitato nella sua omelia sul valore della famiglia, a non cedere alla convivenza come sostitutiva del matrimonio.<br />
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"Purtroppo dobbiamo constatare, specialmente in Europa, il diffondersi di una secolarizzazione che porta all'emarginazione di Dio dalla vita e ad una crescente disgregazione della famiglia. Si assolutizza una libertà senza impegno per la verità, e si coltiva come ideale - ha aggiunto il Papa - il benessere individuale attraverso il consumo di beni materiali ed esperienze effimere, trascurando la qualità delle relazioni con le persone e i valori umani più profondi; si riduce l'amore a emozione sentimentale e a soddisfazione di pulsioni istintive, senza impegnarsi a costruire legami duraturi di appartenenza reciproca e senza apertura alla vita. Siamo chiamati a contrastare tale mentalità! Accanto alla parola della Chiesa, è molto importante - ha osservato - la testimonianza e l'impegno delle famiglie cristiane, la vostra testimonianza concreta, specie per affermare l'intangibilità della vita umana dal concepimento fino al suo termine naturale, il valore unico e insostituibile della famiglia fondata sul matrimonio e la necessità di provvedimenti legislativi che sostengano le famiglie nel compito di generare ed educare i figli".</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01200981288682531953noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3035950011965237410.post-56684649034288314592011-06-05T15:30:00.000+02:002011-06-05T15:30:15.017+02:00Militia Christi vuole evangelizzarci... che carini!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-Y6Dgmw6vLLQ/TeuExpPwscI/AAAAAAAAAfw/joFYtvP5sWA/s1600/militiaChristi_Europride.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://3.bp.blogspot.com/-Y6Dgmw6vLLQ/TeuExpPwscI/AAAAAAAAAfw/joFYtvP5sWA/s320/militiaChristi_Europride.jpg" width="320" /></a></div><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong>Militia Christi vuole evangelizzarci... che carini!<br />
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Come dire...quando qualcuno non ha altro da fare nella vita.</strong><br />
<strong>Welcome to Pride Pork!”</strong></span><br />
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<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Movimento Politico Militia Christi ha voluto “salutare” a suo modo il vergognoso ed incivile Euro Pride che inizierà oggi a Roma, nei giardini di Piazza Vittorio, dove sono stati montati numerosi gazebo per il cosiddetto “Pride Park”. Il Movimento ha affisso nella notte, su uno dei cancelli di ingresso del parco di Piazza Vittorio, uno striscione con su scritto: <strong>“WELCOME TO PRIDE PORK!”</strong>, a sottolineare la vera natura della manifestazione omo – sessuale. L’iniziativa esprime lo sdegno di un quartiere intero verso l’organizzazione e verso il comune di Roma, con toni adeguati alla gravità del fatto. Pontifex.Roma, <strong>in pieno spirito di adesione alla immutabile e veritiera Dottrina Cattolica</strong>, ritiene che tale iniziativa debba essere oggetto di riflessione attenta e doverosa.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Lo striscione “WELCOME TO PRIDE PORK!” non vuol essere assolutamente un insulto alla comunità gay, secondo il nostro punto di vista, bensì un estremo tentativo di evangelizzazione (in stile di catechetica writers) finalizzato a far comprendere alla comunità omosessuale che queste iniziative violano la Legge di Dio, offendono la legge naturale, deturpano la civiltà e scandalizzano i bambini ed i deboli di spirito.</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01200981288682531953noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3035950011965237410.post-86417561453891740372011-06-05T15:20:00.000+02:002011-06-05T15:20:39.708+02:00Verona: Integralisti Cattolici si preparano contro il Concerto di RICKY MARTIN<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-3iryEh9ppOs/TeuB3l4L2kI/AAAAAAAAAfs/ZIH29fajfoc/s1600/ricky.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://4.bp.blogspot.com/-3iryEh9ppOs/TeuB3l4L2kI/AAAAAAAAAfs/ZIH29fajfoc/s200/ricky.jpg" width="156" /></a></div><strong>Verona, dopo lo scandalo del Camploy, il 4 Luglio in Arena un omosessualista che ha adottato due bimbi<br />
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dal sito di Cristus Rex</strong><br />
<strong></strong><em>Riceviamo e con piacere pubblichiamo il grido di dolore di questa nostra lettrice, garantendoLe fin da subito il nostro impegno in merito. (n.d.r.)</em><br />
Salve,<br />
Vi scrivo come cittadina veronese, madre, insegnante, cattolica, indignata e preoccupata.<br />
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Oggi ancor di più, dopo la vittoria dei sinistri pro-gay in tutt’Italia.<br />
Se giustamente avete fatto sentire l’indignazione dei cattolici per lo spettacolo pericoloso e diseducativo verso i nostri giovani, come quello del Camploy, ancor di più dovreste preoccuparvi per quello che ci sarà in Arena il prossimo <strong>4 Luglio</strong>.<br />
Se non lo sapete in Arena il prossimo 4 Luglio ci sarà in concerto di <strong>RICKY MARTIN</strong>, militante omosessuale e soprattutto sostenitore delle adozioni gay… Lui stesso ha adottato due poveri bambini che chissa come cresceranno. Il cantante non perde occasione durante i suoi concerti di propagandare l’omosessualità, la causa delle adozioni gay e delle cosidette “famiglie gay”.<br />
A mio parere questo evento, come quello del Camploy ed il recente di Gianna Nannini sono devastanti per l’educazione dei nostri giovani, che grazie a questi “Idoli” della musica, considerano come normale lo stile di vita omosessuale.<br />
<strong>Mi domando; ma il nostro Sindaco Tosi che a suo tempo ha preso anche il mio voto, che intende fare?</strong> Far diventare Verona come San Francisco? Cioè piena di omosessuali, drogati e malati di aids?<span id="more-11220"></span><br />
Ho ritenuto giusto segnalarvelo, grazie per l’attenzione.<br />
<strong>Lettera Firmata</strong>Verona<br />
Vi allego l’articolo da Repubblica e lo stesso riportato sul sito dell’arcigay di Verona.<br />
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<strong>RICKY MARTIN: “IO, GAY E PADRE ORGOGLIOSO COMBATTO L´ODIO”</strong><br />
Alla vigilia dei quarant´anni la popstar portoricana fa un bilancio del suo clamoroso “coming out”.<br />
Sarà in Italia a luglio per tre concerti. Ho bisogno di spiritualità, ma non credo in nessuna forma<br />
Lunedì 30 maggio 2011, da <a href="http://www.repubblica.it/"><span style="color: #0071bb;">la Repubblica</span></a><br />
Roma – La prossima vigilia di Natale compirà quarant´anni, e la vita non è più così “loca”. Dopo il coming out che è arrivato quasi contemporaneamente e con le stesse modalità di quello di Tiziano Ferro, Ricky Martin ha smesso di sculettare e ha riscoperto una sobrietà che lo rende più bello, intrigante e virile di quando cantava “Maria”, “La copa de la vida” e “She bangs” (oltre 60 milioni di album venduti). Vive a Miami con un compagno che tiene accuratamente lontano dai riflettori e <strong>due gemelli avuti da una madre surrogata</strong>. L´artista, che a luglio arriva in Italia con il megatour “Musica Alma Sexo” (il 2 luglio a Roma, il 3 a Cattolica e il 4 a<strong> Verona),</strong> è più maturo, riflessivo, pacato. <strong>Assennato e tranquillo come un padre di famiglia</strong>. «E´ incredibile come passa il tempo. Sembra ieri che ero un dodicenne sul palcoscenico, poi un ragazzo sul palcoscenico… e ora eccomi: un uomo sul palcoscenico», esordisce pensoso. <strong>«E soprattutto il padre di Matteo e Valentino, che ad agosto avranno tre anni».</strong><br />
<strong></strong>Mas: musica, alma, sexo, il titolo del dodicesimo album pubblicato lo scorso febbraio, è ancora ammiccante. In altri tempi si sarebbe detto: sesso, droga e rock & roll. <strong>«Il tempo delle droghe è finito, e in realtà non è mai stato un mio problema»</strong>, interrompe il cantante portoricano che per cinque anni militò nella boy band dei Menudo prima di iniziare, nel 1991, una folgorante carriera solistica. <strong>«Adesso c´è bisogno di spiritualità. Personalmente non credo in nessuna forma di religione organizzata, per quanto sia nato cattolico e abbia flirtato con buddismo e induismo. Credo in Dio, credo in un potere e in un´energia più alti che sono al di là di qualsiasi religione scritta.</strong> Io ho esordito giovanissimo. E, si sa, gli adolescenti sono un oceano di insicurezze e di fragilità. Di più, se sono esposti all´adulazione e al successo. Io dissimulavo tutto dietro la celebrità. Fu in quel periodo che cominciai a costruirmi una maschera. Ma poi arriva un momento nella vita in cui devi fare i conti con te stesso, analizzare chi sei e cosa ti manca per essere felice. Io sono un privilegiato, perché ho avuto l´opportunità di completare questo ciclo e il coraggio di espormi. Per alcuni il processo è stato rovinoso, altri non ci hanno neanche mai provato, continuando a vivere nella paura, riducendo la loro esistenza a un´imitazione della vita».<br />
Allude alla pubblica rivelazione dell´anno scorso: «Sono un omosessuale fortunato», scrisse nel suo sito web. «Il coming out è stato un sollievo incredibile», spiega. «Accettarsi e farsi accettare è un momento grandioso, aumenta incredibilmente la tua autostima, ti mette in sintonia con quello che sei, con la tua vera natura. E la creatività ne è uscita rafforzata, perché mi sono sentito più libero, più leggero, non più costretto a manipolare informazioni». Racconta che tutti hanno cercato di scoraggiarlo: distruggerai la tua carriera, il tuo mondo andrà a rotoli, gli dicevano. E ricorda divertito un nostro incontro, nel 2000, al Dorchester Hotel di Londra quando di fronte a una domanda diretta sulla sua omosessualità, si schermì: «Ma non lo sa che ho avuto una lunga storia con la diva della tv messicana Rebecca de Alba?». Oggi ammette: «Fu una risposta buttata lì nel panico. In realtà all´epoca non avevo una risposta. Alcuni scoprono la loro vera natura a quindici anni, altri a venti, altri ancora a trenta, come me. Mi credevo bisessuale, ho nascosto l´attrazione verso il mio stesso sesso che avevo intuito fin da bambino e a vent´anni ho sacrificato un grande amore per paura di nuocere alla carriera».<br />
L´idea del coming out è arrivata quando Ricky ha cominciato a metter mano a un´autobiografia. All´inizio “Me”, pubblicato l´anno scorso, non doveva contenere nessun tipo di rivelazione. «Ho preso a scrivere quasi per gioco. Pensavo di raccontare i miei viaggi in India, gli anni trascorsi a meditare, spiegare le intenzione della Ricky Martin Foundation, che sostiene i problemi dell´infanzia. Poi, sono arrivato a un punto in cui non riuscivo ad andare oltre, perché c´erano troppe cose che volevo nascondere. E quello è stato il momento in cui ho avuto l´insopprimibile esigenza di essere finalmente onesto con me stesso». Ed è iniziato il pellegrinaggio attraverso i talk show americani, da Oprah Winfrey a Larry King <strong>(dove si è espresso in favore dei matrimoni gay), per spiegare la sua scelta e mettersi a nudo davanti a milioni di telespettatori.</strong><br />
<strong></strong>«Parlare pubblicamente della mia omosessualità è stata una scelta ponderata e non troppo penosa. Ho sentito che dovevo farlo, non tanto per giustificarmi davanti all´America, ma perché in giro c´è molta, troppa ignoranza che spesso sfocia in violenza e tragedia. Quando sei famoso, quando sei un simbolo per tanta gente, hai il dovere di spiegare certe tue scelte se pensi possano aiutare qualcuno – e quanti omosessuali ci sono nell´America profonda e nel mondo che vivono una vita di menzogne perché non riescono a sostenere socialmente un coming out? Io sono costantemente su Facebook e Twitter e ho seguito con attenzione le reazioni del pubblico. Ho avuto solo testimonianze di gratitudine e ringraziamenti. Anche da giovanissimi che hanno scoperto Ricky Martin solo l´anno scorso. A chi mi dice che ho fatto un gesto coraggioso, rispondo: sapete quanto odio c´è nel mondo? Le vittime dell´odio, dell´ignoranza e dell´arroganza sono i veri eroi del nostro tempo. Io sono solo un gay fortunato».<br />
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<strong><em>Beh, ringraziamenti e testimonianze di gratitudine non ne ha certo da Nostro Signore Gesù Cristo Nè da noi tutti che solidarizziamo con la signora **** e faremo sentire la nostra voce. (n.d.r.)</em></strong>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01200981288682531953noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3035950011965237410.post-63712740840218811782011-06-05T13:20:00.000+02:002011-06-05T13:20:41.394+02:00Olanda: Partito Cristiano contro i gay<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><strong><span class="titolo">OLANDA, PARTITO ULTRA' CRISTIANI: DONNE VELATE E PENE PER GAY </span></strong><span class="sottotitolo">Chiedono che lo Stato si fondi sull'insegnamento della Bibbia. Vogliono le donne velate e lontane dalla politica. Considerano i rapporti omosessuali "contro natura" </span><br />
martedì 31 maggio 2011</span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Roma - Chiedono che lo Stato si fondi sull'insegnamento della Bibbia; vogliono vedere le donne velate e lontane dalla politica, le strade libere da auto la domenica; considerano i rapporti omosessuali "contro natura", chiedono la pena di morte per i reati più gravi. Sono i membri del Partito cristiano olandese, l'Sgp, fino a poco tempo fa un partito significativo solo a livello locale in Olanda. Ma da qualche mese invece la sua forza è cresciuta, tanto da "tenere per i capelli" il premier Mark Rutte, alla guida di una coalizione di centrodestra. L'Sgp è il partito più "vecchio" in Olanda, con i suoi 93 anni, ricorda Die Welt. I suoi sostenitori erano un tempo solo i pescatori e gli agricoltori delle aree rurali più distanti da Amsterdam e Rotterdam. Poi, già alle ultime elezioni, l'Sgp è entrato a far parte della "Coalizione dei volenterosi", come Rutte definiva la sua coalizione minoritaria. Ma adesso la loro influenza sta crescendo e, nella secolare Olanda, dove metà degli abitanti si professa ateo, molti cominciano a preoccuparsi.</span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/01200981288682531953noreply@blogger.com0